8.1. Richiami di nota
I riferimenti alle note a piè di pagina possono figurare sotto forma di cifre, asterischi e lettere e sono identici in tutte le versioni linguistiche.
I rinvii alle note a piè di pagina (richiami di nota) si presentano in maniera identica in tutte le versioni linguistiche. Possono assumere le due forme seguenti:
- cifra esponente, fra parentesi a livello del testo, il tutto preceduto da uno spazio fine (Alt 160 o Ctrl-Shift-barra spaziatrice) e seguito da un eventuale segno di interpunzione:
I riferimenti al regolamento della Commissione(1) sono parimenti presenti nella comunicazione del Consiglio(2); tuttavia non si ritrovano nel testo della Corte di giustizia(3);
- asterisco, fra parentesi a livello del testo, il tutto preceduto da uno spazio fine e seguito da un eventuale segno di interpunzione; si preferisce questo segno per una nota identica che compare in modo regolare e permanente in una pubblicazione:
Tutti questi dati sono estratti dalla pubblicazione di Eurostat(*).
Generalmente le note sono poste a piè di pagina e la loro numerazione riprende ad ogni pagina. Sono composte in corpo inferiore (di solito due punti in meno) rispetto al testo corrente, da cui sono separate tramite un filetto. In alcuni casi, la loro numerazione può essere continua e le note possono essere raggruppate al termine di ogni capitolo o dell'intero volume.
Nella Gazzetta ufficiale le note di ogni singolo atto o documento seguono sempre la numerazione continua, ma le note dell'atto o della parte principale di un documento e quelle di ogni singolo allegato sono numerate separatamente.
Il richiamo di nota (incluse le parentesi) va sempre composto in tondo chiaro (anche nei testi o nei titoli in corsivo o in neretto).
In una tabella, la nota deve stare obbligatoriamente al suo interno se vi figura il richiamo di nota corrispondente.
Richiami di nota e note a piè di pagina: elaborazione del testo/norme di battitura:
cfr. punto 4.2.3